lunedì 10 settembre 2012

La coltivazione dell'arachide

L’arachide, chiamata anche nocciolina americana o spagnoletta è un frutto molto conosciuto nonché molto gustoso e nutriente. La sua coltivazione è alla portata di tutti in quanto non sono richieste particolari cure o attenzioni; è sufficiente un piccolo orto per avere una buona produzione. Seguendo questi facili consigli potrete facilmente gustare le vostre arachidi.
La prima cosa da fare è procurarsi il seme: non puoi infatti seminare le arachidi in vendita a scopo alimentare in quanto sono tostate e non germinerebbero. Non tutti i rivenditori di sementi dispongono di semi di arachide, ma se non ne trovi puoi sempre cercare su internet e farteli spedire. Ricorda inoltre che ciascuna pianta produrrà mediamente 30 – 40 baccelli.

Per poter germinare i semi richiedono temperature di almeno 13 -15 °C, quindi il periodo ideale per la semina sono i mesi di aprile – maggio. I terreni migliori sono quelli tendenti al sabbioso o comunque soffici, perché facilitano la formazione del baccello, che avviene sotto terra.

Per preparare il terreno alla semina eseguite una vangatura alla profondita di 25 – 30 cm; se avete un terreno molto compatto effettuatela nell’autunno - inverno precedente alla semina: in questo modo l’azione del gelo e del disgelo renderanno il suolo più soffice.

Il terreno deve essere ben livellato per evitare che si formino pozze dove l’acqua possa ristagnare; a questo punto, con l’aiuto di una zappa scavate dei piccoli solchi ad una distanza di 60 -70 centimentri gli uni dagli altri.

A questo punto dovete preparare i semi: i baccelli vanno sgusciati ma i semi alla interno devono rimanere avvolti dalla pellicina di colore rossastro.

Ora potete procedere alla semina, ponendo i semi all’interno dei solchi precedentemente preparati. La distanza tra un seme e l’altro deve essere di 15 – 20 cm. In questo modo se il solco è lungo, ad esempio 1 metro, avrete 6 – 7 piante per ciascuna fila.
I semi vanno ora ricoperti con circa 2 cm di terreno.

Una volta effettuata la semina dovrete seguire con attenzione la crescita delle vostre arachidi ed eseguire le necessarie cure colturali.

Eliminazione delle infestanti: le piante infestanti vanno eliminate estirpandole a mano o con l’aiuto di una zappetta.

Irrigazione: se le precipitazioni sono scarse è necessario irrigare l’arachide per consentire una buona produzione. Potete utilizzare un innaffiatoio o una canna per l’irrigazione ma fate attenzione a non esagerare con l’acqua: il terreno dovra apparire ben bagnato ma senza ristagni di acqua che potrebbero far marcire le piante.

Un operazione molto importate da eseguire all’inizio della fioritura è la rincalzatura. La rincalzatura consiste nell’ammucchiare alla base delle piante, il terreno presente tra una fila e l’altra; in modo da favorire l’interramento del fiore e la formazione del frutto. Anche in questo caso potrete usare una zappa.

Finalmente arriva il tempo della raccolta: il momento giusto è quando le foglie cominciano ad ingiallire (all’incirca a metà ottobre). Da 10 metri quadrati di superficie potete ricavare da 1,5 a 3 chilogrammi di baccelli.
Per estrarre i baccelli dal terreno potete aiutarvi con una forca, di quelle che si usano normalmente in agricoltura e per il giardinaggio.
I baccelli tolti dal terreno vanno quindi posti ad asciugare per qualche giorno in una zona riparata dalla pioggia, in modo da poterli poi ripulire con facilità dalla terra rimasta attaccata. Per favorire l’asciugatura è consigliabile disporli in un unico strato su una griglia tenuta sollevata dal suolo oppure disporle su un battuto di cemento o ancora, sempre in un unico strato, in cassette di legno.
Una volta asciugate e pulite dai residui di terreno possono essere conservate, sempre disposte in cassette di legno, in un luogo fresco ad asciutto.

Prima di consumare le arachidi dovrete tostarle: a questo scopo dovrete metterle nel forno con tutto il baccello alla temperatura di 150 – 180 °C per circa 10 – 15 minuti. E’ però consigliabile controllare di continuo la tostatura (basta aprire qualche baccello ed assaggiarlo) per evitare di bruciarli.


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